Come mangiare il cavolo nero? Ecco il metodo della nonna

Il cavolo nero, un ortaggio appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, è conosciuto principalmente per essere uno degli alimenti simbolo della dieta contadina, specialmente in Toscana. Apprezzato e utilizzato sin dall’antichità, possiede al suo interno diversi elementi nutritivi, come minerali e vitamine (ma anche fibre) che lo rendono perfetto da gustare in diversi modi.

Si tratta di una eccellente fonte di vitamina A, C e K, antiossidanti, polifenoli e fibre, tutti composti che contribuiscono al rafforzamento del sistema immunitario, alla riduzione di malattie croniche e infiammatorie e che facilitano la digestione. Il suo essere povero di calorie, poi lo rende perfetto da usare nelle diete ipocaloriche e può facilmente combinarsi con numerosi altri ortaggi e alimenti. In inverno, ad esempio, è perfetto se cucinato in una zuppa vegetale e gustato ancora caldo.

Il periodo migliore per l’acquisto

Il cavolo nero è una pianta prettamente invernale e il periodo di crescita maggiore e raccolta va da novembre a febbraio. Quando l’acquistate dovete sempre fare attenzione che le foglie esterne abbiano un bel colorito, siano fresche e vitali alla vista (e non appassite) e abbia una forma armoniosa quando in cespo. Importante, prima di consumarlo è la pulizia.

Il cavolo nero, così come altri vegetali, può facilmente essere sporco di terra e sarà dunque il caso di pulirlo prima accuratamente, sotto acqua corrente. Un consiglio importante riguarda le coste più centrali che, essendo più giovani, risultano più dure e coriacee e dunque potete pensare di eliminarle, lasciando solamente quelle più tenere e morbide.

Come preparare il cavolo nero

Esistono molte preprazioni in cui il cavolo nero è il principe del piatto e une delle più famose è tipicamente toscana: la ribollita. Si tratta di una zuppa rustica in cui al cavolo si aggiungono pane raffermo, fagioli e altre verdure di stagione. Ovviamente potete anche decidere di saltarlo in padella con un filio di olio, un po’ d’aglio e del peperoncino per ottenere un contorno facile, veloce, sano e gustoso; è possibile preparare anche un ottimo risotto ma bisogna ricordarsi di:

  • utilizzare le foglie giuste, giovani e tenere
  • rimuovere la costa centrale più dura
  • farle sbollentare e poi saltarle
  • aromatizzare bene
  • evitare di cuocere troppo e servire al dente

Ultimante si è trovato largo spazio anche in preparazioni più moderne, usandolo come base per chips croccanti al forno, smoothies vegetali e torte salate ripiene. Il sapore amarognolo e deciso si abbina bene, infatti, con un numero di ingredienti diversi, persino quelli dolci come il miele o la frutta secca, creando dei contrasti interessanti.

Se decideste di acquistare del cavolo nero sappiate che potete conservarlo al meglio riponendolo in frigorifero avvolto in un panno umido; in questo modo potrete mantenerlo per alcuni giorni, circa 4 o 5. Eventualmente potete anche pensare di sbollentarlo e successivamente di congelarlo, in modo da poterlo usare per future preparazioni e averlo sempre pronto.

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