Bere caffè ogni pomeriggio: ecco cosa accade al nostro corpo

Il caffè, una delle bevande più amate e consumate al mondo, ha radici molto antiche che affondano nella cultura e nelle tradizioni arabe; oggi è un pilastro importantissimo, centrale addirittura, di quasi tutte le culture globali. Esso, infatti, viene servito in bar e locali in quasi tutte le nazioni e lo beviamo in diverse situazioni, sia per darci la carica che semplicemente come bevanda sociale da gustare in compagnia.

Oltre al piacere che ci regala al palato, il caffè è notoriamente conosciuto per i suoi ottimi effetti stimolanti, capaci di renderci più attivi e attenti, il che lo rende una delle bevande preferite di lavoratori di tutte le categorie. Questi suoi effetti sono dovuti alla presenza di una particolare sostanza che prende il nome proprio da esso: la caffeina.

Origini e diffusione del caffè

La storia di del caffè inizia molto probabilmente in Etiopia dove si racconta che alcuni pastori, osservando le loro capre agire in modo inconsueto, molto più attive ed energiche, scoprirono casualmente gli effetti di questa pianta mangiata dagli animali. Una volta cominciato a usarla anche loro, la bevanda iniziò la sua rapida diffusione in tutto il mondo arabo e con il tempo anche in Europa, dove divenne il protagonista indiscusso di bar e salotti culturali, come ad esempio a Trieste.

La produzione del caffè si è andata anch’essa espandendo, dall’Etiopia ad un numero sempre maggiore di altri paesi con condizioni climatiche simili e oggi viene prodotto principalmente in molte nazioni dell’America Latina, come il Brasile (maggior produttore a livello globale), la Colombia, il Perù o l’Uruguay, dell’Africa e dell’Asia (Vietnam e Indonesia, rispettivamente secondo e terzo produttore globale).

Effetti e benefici del caffè

Il caffè è noto per i suoi numerosi effetti psico attivi e stimolanti, capaci di agire principalemente sul nostro sistema nervoso. Come detto, la caffeina, principale composto attivo, è il principale responsabile; essa agisce bloccando i recettori dell’adenosina, una sostanza che quando inibita riduce la sonnolenza e il bisogno di riposare, favorendo così la sensazione di energia che pervade chi l’assume. Tra i benefici riscontriamo:

  • Miglioramenti delle prestazioni cognitive
  • Apporto di antiossidanti
  • Riduzione del rischio di alcune malattie

Esistono diversi studi che hanno evidenziato i potenziali benefici per l’organismo del caffè, quando consumato con moderazione. Uno dei più percettibili è l’aumento e il miglioramento della concentrazione, della memoria e dell’energia disponibile quando si lavora, sia essa un’attività fisica o mentale. In secondo luogo, il caffè è ricco di antiossidanti che aiutano quindi la lotta ai radicali liberi e possono ridurre le infiammazioni.

Alcuni studi e ricerche, poi, suggeriscono una discreta associazione tra il consumo regolare di caffè e la minor incidenza di malattie neurodegenerative, come il morbo di Parkinson e l’Alzheimer. La giusta quantità di caffè consigliata varia da singolo individuo a singolo individuo ma generalmente si raccomanda di non superare le 3-5 tazze al giorno, equivalenti a circa 300 o 400 mg di caffeina giornaliera.

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